Tutto è cominciato con una clamorosa gaffe. Spike Lee, il presidente di giuria della 74esima edizione del Festival di Cannes, avrebbe dovuto dare il via alla serata dedicata alle premiazioni rivelando il Miglior Attore e invece ecco arrivare l’annuncio della Palma d’Oro per il Miglior Film che, ovviamente, avrebbe dovuto essere assegnato al termine della cerimonia.
Come riportato sul sito di TGCom24, il regista di “BlakKklansman” ha dichiarato: “Devo fare le mie scuse a tutti: ai colleghi, al festival e anche agli artisti a cui batteva il cuore per il pasticcio che ho combinato. Io adoro lo sport e quando finisce una partita la prima cosa che annunci è il risultato. Per questo sono andato troppo in fretta verso il finale.”Niente a che vedere con l’incidente agli Oscar del 2017, quando Faye Dunaway e Warren Beatty conferirono il premio per il Miglior Film alla pellicola sbagliata…

Ma nonostante questa piccola innocente e divertente cantonata, per cui Spike Lee si è scusato più volte, la cerimonia si è svolta come da programma, senza alcun intoppo.
E come in ogni competizione che si rispetti, ci sono stati dei vinti e dei vincitori. Quest’anno il grande sconfitto è stato Nanni Moretti con il suo “Tre Piani”. Dopo la grande ovazione ricevuta durante la proiezione, non ha ricevuto l’ambito premio per il Miglior Film.
Ma diamo uno sguardo più approfondito ai vincitori.
Moretti esce comunque soddisfatto dalla kermesse francese, avendo riscosso un grande successo. Ma il vero orgoglio italiano quest’anno è stato Marco Bellocchio, il quale è stato insignito della Palma d’Oro Onoraria, assieme a Jodie Foster che ha ricevuto il premio alla Carriera.
A sorpresa, l’ambita Palma d’Oro per il Miglior Film è stato conferita all’horror fantascientifico “Titane” diretto dalla parigina Julia Ducournau, già autrice della cruda pellicola “Raw” del 2016.
La regista francese è la seconda donna a ricevere il premio più prestigioso del Festival di Cannes, 28 anni dopo il trionfo di Jane Campion con il film “Lezioni di Piano”. Gli altri film premiati sono stati “Murina” di Antoneta Alamat Kusijanovic, che ha vinto la Caméra d’Or, ossia il premio per la Miglior Opera Prima; mentre “Ha’Berech” di Nadav Lapid e “Memoria” di Apichatpong Weerasethakul si sono aggiudicati ad ex-aequo il Premio della Giuria.

A conferma della grande evoluzione del cinema asiatico, il premio Internazionale della Critica e quello per la Miglior Sceneggiatura sono stati conferiti a “Doraibu mai kā” di Hamaguchi Ryusuke e Takamasa Oe. Si tratta dell’adattamento cinematografico del racconto “Drive my car” di Haruki Murakami, contenuto nella raccolta antologica del 2014, “Uomini senza donne”.
Malgrado “Annette”, il film di Leos Carax con Marion Cotillard e Adam Driver non abbia entusiasmato il pubblico, il regista di Suresnes ha ricevuto la Palma per la Miglior Regia, mentre l’attore texano Caleb Landry Jones, già apprezzato in “Scappa – Get Out” di Jordan Peele, e Renate Reinsve si sono aggiudicati il premio per il Miglior Attore e per la Miglior Attrice, rispettivamente per “Nitram” di Justin Kurzel e “Verdens Verste Menneske” di Joachim Trier.
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