Cantata da Kate Bush, “Running Up That Hill” è una canzone che parla di incomunicabilità, e quindi i fratelli Duffer hanno deciso di associare il brano ad una delle scene più intense della quarta stagione di “Stranger Things”.
Uscita su Netflix nel 2016, “Stranger Things” è stata, fin da subito, etichettata come delle migliori serie TV del catalogo della piattaforma streaming. La storia è dunque ambientata nell’immaginaria cittadina di Hawkins (Indiana), dove un gruppo di ragazzini scopre l’esistenza di un mondo parallelo abitato da terribili creature che loro stessi hanno battezzato con il nome di Sottosopra.

Stagione dopo stagione i creatori, i fratelli Matt e Ross Duffer, hanno arricchito la serie introducendo nuovi personaggi, alcuni dei quali sono ufficialmente entrati nella cerchia dei protagonisti e ancora oggi, giunti finalmente alla quarta ed ultima stagione, costituiscono una parte fondamentale del successo di “Stranger Things”.

Uno di questi personaggi è Maxine Meyfield (Sadie Sink), meglio conosciuta come “Max”, una ragazzina dal passato burrascoso e dal carattere forte, giunta ad Hawkins nella seconda stagione assieme alla madre e al fratellastro Billy (Dacre Montgomery).
Nonostante la sua propensione all’emarginazione, ben presto Max si troverà coinvolta nella lotta tra il Bene e il Male e, assieme Undici (Millie Bob Brown), Mike (Finn Wolfhard) e gli altri fanciulli di Hawkins affronterà il temibile Demogorgone in tutte le sue evoluzioni.
Proprio Max, nell’episodio della quarta stagione dal titolo “Caro Billy” (Dear Billy), verrà trascinata nel Sottosopra da Vecna, un potentissimo demone con i poteri da stregone, dando vita ad una bellissima sequenza resa ancora più intensa dall’atmosfera onirica e, soprattutto, dal brano di Kate Bush “Running Up That Hill” del 1985, che grazie alla serie TV ha trovato nuova linfa vitale.
Il passato traumatico di Max e il tormento per la tragica dipartita del fratellastro, rendono la Max’ la vittima perfetta per un mostro come Vecna, bramoso di dilaniare le anime di coloro che vivono nel rimorso. Difatti, dopo la prematura scomparsa di Billy, morto sul finale della terza stagione per salvare la vita a lei e a Undici, Max si chiuderà in sé stessa, innalzando un muro di incomunicabilità che, apparentemente, non potrà essere scalfito né dal suo (ex)ragazzo Lucas né da nessun altro.
Questo fino all’arrivo alla corte di Vecna, quando il suo futuro si troverà in bilico tra la vita e la morte.

Incatenata alle viscere del Sottosopra e prossima a soccombere alla furia di Vecna, Max troverà la salvezza grazie ai suoi amici, i quali useranno la musica al fine di interrompere il collegamento mentale tra il demone e le sue vittime, potendo attivare le parti più recondite del cervello e della memoria. La ragazzina infatti, si risveglierà dalla trance quando udirà le note della sua canzone preferita, ossia “Running Up That Hill” di Kate Bush.

Ciò che ha spinto Max nelle grinfie di Vecna è l’incapacità di aprirsi con gli altri, di condividere quindi il proprio dolore con coloro che le vogliono bene. La ragazzina ha chiuso il mondo fuori e si rifiuta di comunicare con chiunque, che si tratti di Lucas o della psicologa della scuola, nonostante i molteplici solleciti ad aprirsi e a condividere i suoi pensieri. Una tematica, quella dell’incomunicabilità, che viene tratta anche da Kate Bush nella più celebre delle sue canzoni.
“Running Up That Hill” invero, parla della mancanza di comunicazione tra un uomo e una donna, incapaci di capirsi nonostante la loro intensa relazione amorosa. Infatti, mentre la canzone di Kate Bush disturba il collegamento mentale stabilito da Vecna, sembra proprio che Max riesca a liberarsi dalla morsa del Sottosopra proprio nel momento in cui prende coscienza che chiudersi in sé stessa, escludendo tutti i suoi amici e, in special modo, Lucas, non è la soluzione al suo tormento.
L’effetto della musica spesso riesce a penetrare nella parte più remota della mente umana, riuscendo infine a riportare a galla i ricordi e le emozioni da tempo sopiti.
“Running Up That Hill” farà riaffiorare nella mente della giovane tutti i ricordi e i bei momenti passati assieme a Lucas, Undici, Mike e tutti i suoi compagni di avventura, dandole così la forza di spezzare definitivamente il legame con Vecna, correre attraverso la dimensione onirica e, nonostante il tentativo del demone di imprigionarla nuovamente, raggiungere e riabbracciare i suoi cari amici.
Qui di seguito la scena completa
It doesn’t hurt me.
Do you want to feel how it feels?
Do you want to know that it doesn’t hurt me?
Do you want to hear about the deal that I’m making?
You, it’s you and me.
If I only could,
I’d make a deal with God,
And I’d get him to swap our places,
Be running up that road,
Be running up that hill,
Be running up that building.
If I only could, oh
You don’t want to hurt me,
But see how deep the bullet lies.
Unaware I’m tearing you asunder.
Ooh, there is thunder in our hearts.
Is there so much hate for the ones we love?
Tell me, we both matter, don’t we?
You, you and me.
It’s you and me won’t be unhappy.
If I only could,
I’d make a deal with God,
And I’d get him to swap our places,
Be running up that road,
Be running up that hill,
Be running up that building,
If I only could, oh
C’mon, baby, c’mon darling,
Let me steal this moment from you now.
C’mon, angel, c’mon, c’mon, darling,
Let’s exchange the experience, oh
And if I only could,
I’d make a deal with God,
And I’d get him to swap our places,
Be running up that road,
Be running up that hill,
With no problems.
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Siamo AlexMadoka (Alessia) e il Signor Nessuno (Andrea), fondatori di Elementocreativo.it, due ragazzi convinti che la creatività sia il bene supremo della vita. Nostalgici per natura, apparteniamo ai favolosi anni ’80, epoca di grandi film e successi musicali. Viviamo di cinema, musica e letteratura, in pratica ci nutriamo di tutto quello che si può considerare arte e mistero… sognando un giorno di poter approdare sull’Isola che non c’è in groppa a Falcor il Fortunadrago.