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Tratta dall’omonima opera fumettistica di Brian K. Vaughan e sceneggiata (tra gli altri) da Stephany Folsom, “Paper Girls” è una delle rivelazioni del catalogo di Prime Video.

Primo novembre 1988. Nell’immaginario sobborgo di Cleveland, Stony Stream, è appena trascorsa la notte di Halloween. Erin (Riley Lai Nelet), Tiffany (Camryn Jones), KJ (Fina Strazza) e Mac (Sofia Rosinsky), quattro ragazzine dodicenni, girano in bicicletta per i vicoli della città, ancor prima che sorga il sole, per svolgere il loro lavoro di Paper Girls, consegnando giornali a domicilio prima di entrare a scuola. Tutto sembra procedere nella più totale quotidianità fino a quando una nube viola avvolge Stony Stream catapultando le quattro giovani in una realtà a loro del tutto sconosciuta.

Tra pieghe temporali e conflitti segreti, le giovani Paper Girls saranno costrette ad abbandonare la vita a cui erano abituate e affrontare un pericolo proveniente dal futuro che mai avrebbero immaginato di dover fronteggiare.
Paper Girls: I viaggi temporali tratti dal fumetto di Brian K. Vaughan
Le giovani ragazze, protagoniste di Paper Girls. Da sinistra Riley Lai Nelet (Erin); Fina Strazza (KJ); Camryn Jones (Tiffany); Sofia Rosinsky (Mac)

E così, trovandosi in un’epoca a loro sconosciuta si troveranno, loro malgrado, coinvolte in un conflitto bellico temporale tra gli Old Watch, ossia i leader che controllano le piaghe temporali, e i Guerrieri del Tempo (GDT), un’alleanza ribelle che, viaggiando nel tempo, tenta di cambiare il futuro creato dalla tirannia degli Old Watch.

Paper Girls: I viaggi temporali tratti dal fumetto di Brian K. Vaughan
Le Paper Girls di fronte ad uno strappo temporale

L’atmosfera onirica e l’ambientazione anni ’80, complice il fatto che le quattro protagoniste girano per Stony Stream in bicicletta ascoltando musica con un walkman e comunicando attraverso i Walkie-Talkie, potrebbe far pensare che “Paper Girls” sia la risposta di Prime Video a “Stranger Things”. Tuttavia la trama si sviluppa in maniera totalmente diversa dal successo mondiale targato Netflix risultando comunque altrettanto matura.

Paragonare le due serie tv sarebbe pleonastico (se non deleterio) poiché, tralasciando le citazioni alla cultura pop dei gloriosi anni ’80 (come “Mother” dei Danzig), gli elementi in comune sono ben pochi.
Brian K. Vaughan
Vignetta dal fumetto “Paper Girls” di Brian K. Vaughan. Da sinistra: Mac, KJ, Erin e Tiffany.

Tratta dall’omonima serie di fumetti di Brian K. Vaughan, composta da sei volumi pubblicata in Italia dalla Bao Publishing e sceneggiata da Stephany Folsom, già autrice di “Toy Story 4” e della serie Tv “Rings of Power”, “Paper Girls” si presenta come una storia di formazione che, attraverso la fantascienza e uno stile degno dell’uomo che ha creato la saga di “Y: The last man” (serie tv tratta dal fumetto di Vaughan), riesce a raccontare la storia della crescita e della presa di coscienza della quattro dodicenni protagoniste.

Difatti, per quanto lo sfondo della trama sia una guerra temporale tanto segreta quanto brutale, sono i momenti di ricercata intimità tra Erin, Tiffany, KJ e Mac a rendere “Paper Girls” una serie profonda ed estremamente consigliata.

Invero, per quanto le sequenze più movimentate risultino ben fatte, nonostante una CGI che a tratti lascia un po’ a desiderare, sono quegli attimi di delicatezza a coinvolgere maggiormente lo spettatore, grazie anche all’ottima caratterizzazione dei personaggi.

Fina Strazza (KJ) e Sofia Rosinsky (Mac)
Fina Strazza (KJ) e Sofia Rosinsky (Mac). Le giovani viaggiatrici istaureranno un legame che si rivelerà davvero molto forte

Il maggior punto di forza di “Paper Girls” infatti non è la componente fantascientifica bensì il profondo dramma messo in scena dalle quattro bravissime giovani attrici che, puntata dopo puntata, creerà un forte senso di empatia tra spettatore e personaggio, oltre a legare Erin, Tiffany, KJ e Mac ad un’amicizia che, sebbene sia appena nata, sembra essere indissolubile. A differenza della maggior parte delle storie ambientate (o prodotte) negli anni ’80, in cui i protagonisti sono legati da un’amicizia già consolidata, le ragazzine di Vaughan si conoscono a malapena e non hanno assolutamente niente in comune se non la paura di trovarsi catapultate in una realtà a loro sconosciuta in cui l’unico modo per uscirne vive è fare affidamento l’una sull’altra.

Paper Girls: I viaggi temporali tratti dal fumetto di Brian K. Vaughan
La voglia di tornare a casa, spinge le Paper Girls a fare cose che mai avrebbero immaginato
Un tale sviluppo viene naturalmente aiutato dalla bravura di Riley Lai Nelet, Camryn Jones, Fina Strazza e Sofia Rosinsky che, nonostante la giovane età, riescono a rendere interessanti i loro personaggi e le dinamiche che si sviluppano all’interno del loro piccolo e improvvisato gruppetto.

Difatti, gli autori compiono la scelta, audace ma giusta, di concentrare la storia sul legame che si crea tra le ragazze, attraverso una delicata fase della crescita, un fattore fondamentale per gettare le basi per le prossime stagioni e per raccontare al meglio tutto ciò che sono costrette ad affrontare sia emozionalmente che fisicamente, su e giù per il tempo, tra passato e futuro.

Paper Girls: I viaggi temporali tratti dal fumetto di Brian K. Vaughan
L’unione fa la forza! Le Paper Girls unite per proteggersi a vicenda.

Per quanto il coinvolgimento emotivo venga sviluppato egregiamente, il comparto tecnico risulta troppo semplicistico rispetto alla qualità della serie, complice anche un budget non altissimo. Invero, oltre alla CGI che non convince, persino il funzionamento dei viaggi nel tempo potrebbe risultare poco chiaro agli spettatori meno avvezzi al genere. Tuttavia, la scelta degli autori di non approfondire i principi dei viaggi temporali sembra essere plausibile.

Difatti le protagoniste non solo altro che delle dodicenni confuse e spaventate da una realtà a loro ignota, cui solo Tiffany sembra essere coinvolta. Il loro unico desiderio è quello di tornare a casa dalle loro famiglie.

In vista di una possibile seconda stagione, sembrerebbe più che plausibile che i meccanismi dei viaggi nel tempo con cui le ragazze dovranno convivere (grazie ai sei albi a fumetti di cui è composta la serie) vedranno un indubbio approfondimento.

Paper Girls: I viaggi temporali tratti dal fumetto di Brian K. Vaughan
Jason Mantzoukas e Adina Porter. Membri dell’Old Watch.

Paper Girls” è l’ennesima dimostrazione che una serie tv con personaggi ben caratterizzati e una storia colma di coinvolgimento emotivo, complice il raffronto diretto o indiretto delle Paper Girls con i loro corrispettivi del futuro, colpi di scena e interessanti risvolti nella trama, può far breccia nella sensibilità dello spettatore.

Paper Girls: I viaggi temporali tratti dal fumetto di Brian K. Vaughan
Camryn Jones, Ali Wong e Sofia Rosinsky. Quale destino riserverà alle Paper Girls una volta catapultate nel futuro?

Quindi è lecito domandarsi.

Le quattro protagoniste, a seguito di una separazione inaspettata, riusciranno a ritrovarsi? E, soprattutto, è possibile che siano state inviate in linee temporali diverse?

Curiosi di conoscere quali altre avventure vivranno, non ci resta che attendere una possibile seconda stagione. Oppure, nel frattempo, leggere i sei volumi pubblicati in Italia dalla Bao Publishing.

Qui, di seguito il Trailer della prima stagione di “Paper Girls”.

Il trailer della prima stagione di “Paper Girls”. Disponibile su Amazon Prime Video

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