La maggior parte delle storie che oggi possiamo leggere nei libri e nei fumetti, o che possiamo vedere in film e serie TV, spesso non sono altro che versioni moderne di antiche leggende, miti folkloristici e credi religiosi. Partendo dalla nobile arte dei Canta Storie, tali narrazioni sono state tramandate di generazione in generazione fino ad arrivare ai giorni nostri; subendo mutazioni e cambiamenti, mantenendo però il tema originale.
Prendendo in analisi la versione più recente di una qualsiasi leggenda e andando indietro nel tempo, si può tranquillamente scoprire che essa non è ispirata da una singola fiaba o credenza popolare, bensì da una moltitudine di racconti tradizionali. La leggenda del Cavaliere Senza Testa è una delle storie le cui radici risalgono addirittura al Medioevo. Una delle rappresentazioni più recenti di questo fantomatico personaggio è quella di Tim Burton nel suo “Il Mistero di Sleepy Hollow”.

Fine del 18esimo secolo.
L’agente Ichabod Crane (Johnny Depp) viene inviato nello sperduto villaggio di Sleepy Hollow, per indagare su una serie di omicidi compiuti da un pazzo che mozza le teste delle sue vittime. Una volta giunto sul posto entrerà in contatto con gli abitanti del luogo. Questi gli riveleranno che a compiere gli omicidi non è un uomo, ma il famigerato Cavaliere Senza Testa.
Costui era un terrificante soldato che per incutere timore nei suoi nemici si era limato i denti fino a farli diventare delle zanne appuntite. Un essere crudele, la cui abitudine era quella di tagliare la testa ai suoi avversari per un macabro piacere personale. Un giorno però, cadde vittima di un’imboscata ed un gruppo di soldati riuscì ad eliminarlo decapitandolo, per poi seppellirlo assieme alla sua testa. Vent’anni dopo la sua morte, una strega con i poteri da negromante, riuscì a riportarlo in vita. E, tenendo possesso della sua testa, riusciva a fare in modo che il cavaliere compisse il proprio volere. Lo scopo della strega era quello di vendicarsi di un gruppo di persone che in passato avevano fatto un torto a lei e alla propria famiglia.

Ichabod, un uomo intelligente, convinto che ogni cosa si possa spiegare attraverso un ragionamento scientifico, inizialmente si rifiuterà di credere alle fandonie riguardanti il fantasma di un uomo morto e sepolto vent’anni addietro, ma sarà costretto ad ammettere di avere a che fare con un’entità sovrannaturale. Tuttavia, sarà tramite una pragmatica ricerca, che l’agente Crane giungerà alla conclusione che l’unico modo per rispedire il Cavaliere nell’Inferno dal quale proviene, è quello di trovare il suo teschio e restituirglielo.
La visione di Tim Burton è solo una delle tante rappresentazioni del mito del Cavaliere Senza Testa.
Anche se molto riadattata è ispirata al racconto di Washington Irving, scrittore vissuto tra la seconda metà del 1.700 e la prima metà del 1.800.

Ne “La leggenda di Sleepy Hollow” (questo è il titolo del racconto) Ichabod Crane è uno strano e severo maestro che, una volta fuori dall’ambiente scolastico, diventa un uomo tranquillo, insicuro e tremendamente pauroso. Durante la notte di Ognissanti si recherà alla tradizionale festa a casa dei Van Cassel, sperando di poter corteggiare la sua amata Katrina, figlia del padrone di casa, Baltus. Sfortunatamente per lui alla festa troverà anche il suo rivale in amore, il giovane ed avvenente Brom Bones.
Intimidito dalla presenza di Bones, Ichabod passerà la serata conversando con Baltus ed un gruppo di ospiti intellettuali. E in breve tempo la chiacchierata verterà verso i racconti del terrore. Tra essi, quello che metterà più in soggezione il maestro, sarà quello del temibile Cavaliere Senza Testa.
Narra la leggenda, che fosse il fantasma di un soldato della cavalleria assiana, morto decapitato da una palla di cannone durante la Guerra d’Indipendenza.
Si dice anche, che il corpo del Cavaliere fosse stato sepolto nella chiesa locale, e che molti contadini lo abbiano visto attraversare i campi dove si svolse la battaglia che gli causò la morte, in cerca di quella testa che gli fu strappata.

Ancora impaurito dal racconto del Cavaliere, finita la festa, Ichabod si dirigerà verso la sua umile dimora. Ma tali timori gli faranno smarrire la via del ritorno al maestro, che si troverà di fronte al Liododendro del Maggiore André, uno dei posti dove si dice bazzichi il fantasma del Cavaliere e dove avrebbe rapito ed ucciso il vecchio Brower, un abitante di Sleepy Hollow eretico e miscredente in fatto di fantasmi.
Proprio qui, Ichabod noterà una figura alta, inquietante e, incredibilmente senza testa, spuntare dall’oscurità dei rovi e avvicinarsi verso di lui. Leggenda vuole che nei pressi del Liododendro ci fosse un ponte di legno che, una volta attraversato, avrebbe privato il Cavaliere di ogni suo potere. Tuttavia, nonostante il tentativo di Ichabod di attraversare il ponte per avere salva la vita, al mattino il cappello del maestro verrà ritrovato accanto ad una zucca rotta, senza alcuna traccia né dell’uomo né del suo cavallo. Alcuni sosterranno che sia stato portato via dal Cavaliere Senza Testa e che si trattasse solo di uno scherzo architettato da Bones, la cui bravata avrebbe causato la fuga di Ichabod dal Sleepy Hollow.
Ma come abbiamo già detto, l’origine del Cavaliere Senza Testa ha radici molto più antiche, più precisamente nel folklore celtico, dove è famosa la figura del Gan Ceann (“Il Senza Testa”).

Esso sarebbe un elfo dall’aspetto mostruoso, facente parte della congrega degli Scontenti, un gruppo di creature misteriose (elfi, folletti, fate) votate al Male. Viene descritto come un gigantesco uomo che cavalca un nero destriero, e tiene la propria testa sotto ad un braccio oppure tra le cosce. Brandisce come arma la colonna vertebrale strappata dal corpo della sua prima vittima. Oltre ad essere dotato di una forza smisurata ed uccidere le persone con la sua frusta di vertebre, il Gan Ceann ha il potere di uccidere chiunque egli voglia solamente pronunciando il nome del prescelto. C’è solamente una cosa che terrorizza questo essere mostruoso: l’oro. Infatti, se si trova di fronte ad un pezzo del pregiato metallo, il Gan Ceann fugge via spaventato.
In conclusione; la nascita del Cavaliere Senza Testa è legata ad una delle più remote paure dell’essere umano; ossia l’ossessione che i morti possano uscire dalla propria tomba per perseguitare i vivi.
Articoli Correlati
- “A Classic Horror Story”: la leggenda Osso, Mastrosso e Carcagnosso, i fratelli che fondarono la malavita italiana
- La Bella Addormentata nel Bosco – Le origini della fiaba
- Son Goku – La genesi di Dragon Ball
- La ballata di Mulan: la leggenda che ha ispirato il film Disney
- Halloween: Jack-o’-lantern e il cavaliere senza testa
- Natale: la fiaba che diede origine alla tradizione dell’Albero
- San Valentino – la vera storia tra leggende e tradizioni
La sposa cadavere: la fiaba che ispirò il film di Tim Burton… e le sue varianti
Come tutte le leggende che si rispettino, quella de "La sposa cadavere" è stata tramandata di generazione in generazione, subendo anche numerosi cambiamenti. In questo articolo troverete alcune delle varianti più conosciute (o forse no) della fiaba che ispirò Tim...
Krampus: l’Ombra di Santa Claus tra folklore e religione
Le origini del Krampus, una delle figure folkloristiche più inquietanti di sempre. Il Krampus durane una delle tradizionali parate nel giorno di San Nicola Nel 2015, il regista statunitense Michael Dougherty diresse “Krampus – Il Natale non è sempre Natale”, una...
“A Classic Horror Story”: la leggenda Osso, Mastrosso e Carcagnosso, i fratelli che fondarono la malavita italiana
Lo scorso 14 luglio 2021, sulla piattaforma streaming di Netflix è finalmente uscito uno dei film più attesi dell'anno: “A Classic Horror Story”. La pellicola di Roberto De Feo, già regista di “The Nest – Il Nido”, e il debuttante Paolo Strippoli, alla sua prima...
San Valentino – la vera storia tra leggende e tradizioni
In tutto il mondo il 14 febbraio si celebra la festa degli innamorati, San Valentino. Pochi sanno, però, che questa festa ha origini antiche. Le origini di San Valentino: i riti dei Lupercali I riti dei Lupercali La celebrazione della festività degli innamorati nasce...
Natale: la fiaba che diede origine alla tradizione dell’Albero
Natale è per molti il periodo preferito dell’anno. Luci, canzoni, addobbi donano alla nostra casa e alla città un’atmosfera incantata che solo a dicembre è possibile avere. Ognuno ha la propria tradizione a Natale: c’è chi ama un Natale luminoso e perciò cosparge la...
Halloween: Jack-o’-lantern e il cavaliere senza testa
La vigilia di Ognissanti, universalmente conosciuta come Halloween (in Italia solo dagli anni ’80-‘90, dato che nel doppiaggio del famoso Halloween di Carpenter la festività viene chiamata semplicemente “vigilia”), porta con sé numerosi miti e leggende. Diversamente...
La ballata di Mulan: la leggenda che ha ispirato il film Disney
Pochi sanno che la storia della leggendaria guerriera Mulan ha origine antiche. Il poema originale è una canzone popolare composta durante le dinastie del Nord (386 d.C. – 557 d.C.), chiamata La Ballata di Mulan e trascritta per la prima volta nel VI secolo. Non si conosce con sicurezza l’autore ma alcuni attribuisc…
Son Goku: La genesi di Dragon Ball
Tutti noi conosciamo Goku, il simpatico e forzuto ragazzino con la coda da scimmia che a bordo della sua Nuvola Speedy viveva mille avventure e sconfiggeva nemici come l’Esercito del Fiocco Rosso, Ten Sing e Al-Satan. Un personaggio che per la generazione degli anni ’90 è diventato un’icona dell’ anime e dei pomerig…
La Bella Addormentata nel Bosco: Le origini della fiaba
La prima versione della famosa fiaba risale al 1300, più esattamente tra il 1320 e il 1340. Fu uno scrittore anonimo, presumibilmente francese, che nel suo romanzo cavalleresco diviso in sei libri dal titolo “Perceforest”, raccontò la storia di Troilo e Zellandina. Nel vecchio manoscritto, l’autore raccontò la stori…

Siamo AlexMadoka (Alessia) e il Signor Nessuno (Andrea), fondatori di Elementocreativo.it, due ragazzi convinti che la creatività sia il bene supremo della vita. Nostalgici per natura, apparteniamo ai favolosi anni ’80, epoca di grandi film e successi musicali. Viviamo di cinema, musica e letteratura, in pratica ci nutriamo di tutto quello che si può considerare arte e mistero… sognando un giorno di poter approdare sull’Isola che non c’è in groppa a Falcor il Fortunadrago.