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Il Festival di Cannes prosegue nonostante la notizia che Lea Seydoux e Wes Anderson non parteciperanno alla rassegna. La bellissima attrice francese, una delle star più attese sul Red Carpet, purtroppo ha contratto il Covid durante le riprese di un film a Parigi, motivo per cui momentaneamente ha annullato il suo arrivo alla kermesse. Al momento si trova in quarantena, nella speranza di partecipare alla proiezione di “The French Dispatch”.

A proposito di “The French Dispatch”, sembra che il regista Wes Anderson abbia deciso di non partecipare alla proiezione della sua ultima pellicola. Non è ancora chiaro se abbia rinunciato perché anche lui contagiato dal flagello del Corona Virus oppure se sia solo prudenza. Quello che è certo, è che il Festival di Cannes ha perso due dei suoi più illustri protagonisti.

Tuttavia, nonostante l’emergenza Covid, il Festival di Cannes prosegue con il regolare svolgimento del programma, e sicuramente gli avvenimenti da raccontare non sono pochi, dalla standing ovation di undici minuti dopo la proiezione del film di Nanni Moretti (orgoglio italiano) “Tre Piani”, allo scandalo destato (come sempre) dalla controversa pellicola di Paul Verhoeven, al ritorno di Sean Penn al Palais des Festivals et des Congrès.

Quest’ultimo ha presentato in concorso “Flag Day”, il 10 luglio 2021. Si tratta di un thriller ispirato a fatti reali che racconta del rapporto di un padre e una figlia, John e Jennifer (interpretata dalla vera figlia dell’attore/regista, Dylan Penn). Lei, cresciuta nel mito del suo papà, la persona che più ammira, ben presto scoprirà che John è il più abile contraffattore in circolazione.
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Come riportato su Best Movie, Sean Penn ha confessato che inizialmente era piuttosto riluttante all’idea di dirigere sé stesso: “Mi ero ripromesso di non fare mai entrambe le cose, recitare e dirigere insieme non mi attira, anche se ci sono dei colleghi che fanno del multitasking il loro motore e combustibile primario. L’ultimo sforzo fu inviare la sceneggiatura, un mese e mezzo prima dell’inizio delle riprese, a Matt Damon, che è stato abbastanza generoso da dargli una lettura molto veloce e chiamarmi per dirmi non che non poteva farlo, ma che ero uno stupido idiota a non sfruttare l’occasione per recitare con mia figlia. Quello fu il segnale definitivo, dovevo farlo io”.

Il giorno prima, il 9 luglio, ci aveva pensato Paul Verhoeven ad intrattenere l’illustre pubblico di Cannes con “Benedetta”, una pellicola che ha sicuramente lasciato il segno nelle abili menti della giuria. Del resto, dal regista di “Basic Instinct” e “Elle” non ci potevamo aspettare niente di meno che una storia che avrebbe fatto scalpore. L’autore olandese ha da sempre trattato tematiche legate al sesso e al potere e “Benedetta” non ha tradito le aspettative ispirandosi, questa volta, ad una storia vera.

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La pellicola è ambientata durante il Rinascimento in un convento del paesino toscano di Pescia. Protagonista è Benedetta Carlini, una suora con delle “strane” tendenze sessuali, a cui piace fare l’amore con una sua consorella usando una statuetta della Vergine Maria come sex toy. E come se non bastasse, ha delle strane allucinazioni su Gesù.

Infine, l’11 luglio 2021 è stato il giorno di Nanni Moretti, che conferma essere il grande favorito per la vittoria della Palma d’Oro.

Ad avvalorare tale tesi la standing ovation di undici minuti al termine della proiezione del film “Tre Piani”. A distanza di vent’anni da “La stanza del figlio”, pellicola che gli valse la Palma d’Oro, il regista italiano torna ad incantare la kermesse francese, con una storia che denuncia il lato oscuro della borghesia.

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In un lussuoso condominio si intrecciano le storie di tre famiglie che, all’apparenza sembrano vivere una vita perfetta, serena. Ma tra le mura di casa ognuno ha dei grossi problemi da risolvere. Lucio (Riccardo Scamarcio) è un uomo ossessionato dal sospetto che la figlia di sette anni abbia subito degli abusi dal vicino di casa. Giovanna (Alba Rohrwacher) vive con un marito (Adriano Giannini) che non è mai casa, due figli piccoli che sta crescendo da sola e con la paura di essere stata colpita dalla stessa pazzia che aveva sua madre. Margherita Buy e lo stesso regista Nanni Moretti interpretano una coppia sposata, entrambi giudici, alle prese con un figlio che delude continuamente le aspettative paterne.

La prima settimana del Festival cinematografico più importante d’Europa si è dunque conclusa tra numerosi applausi e, sicuramente non è un caso che a raccoglierli sia stato proprio il nostro regista.

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