“La danza è una carriera misteriosa, che rappresenta un mondo imprevedibile ed imprendibile. Le qualità necessarie sono tante. Non basta soltanto il talento, è necessario affiancare alla grande vocazione, la tenacia, la determinazione, la disciplina, la costanza”.
All’età di 84 anni ci ha lasciati una delle personalità più influenti e famose di tutti i tempi, Carla Fracci, una vera e propria leggenda della danza e del teatro italiano e internazionale.
Nata il 20 agosto 1936, Carla Fracci era da sempre considerata tra le più talentuose e importanti ballerine del XX secolo.
Carla Fracci aveva iniziato la carriera da ballerina quando, ad appena dieci anni studiò danza al prestigioso Teatro della Scala di Milano. Da quel momento si era sempre impegnata a fondo, mettendoci anima e corpo per soddisfare i severi insegnamenti delle sue maestre di danza: Vera Valkova; Edda Martignoni; e Paolina Giussani.

A dodici anni fece la sua prima comparsa ne “La bella addormentata”, dove lavorò a fianco di una delle ballerine più famose dell’epoca, Margot Fonteyn, dalla quale imparò che “il sacrificio e il duro lavoro possono produrre qualcosa di magnifico”. Appena dopo il diploma comparve in molti spettacoli organizzati dalla Scala di Milano, tra cui “Cenerentola” e, dieci anni dopo la sua prima apparizione sul palcoscenico, a soli ventidue anni divenne la Prima Ballerina del prestigioso teatro milanese.
Da quel momento, nella sua vastissima carriera prese parte ad un successo dopo l’altro. Lavorò con le più importanti compagnie teatrali internazionali, dal London Festival Ballet al Royal Ballet, dallo Stuttgart Ballet al Royal Swedish Ballet.
Nel 1980 interpretò La Sylphide, Giulietta, la Swanilda di “Coppelia” e, naturalmente, il “suo personaggio”, Giselle, una giovane contadinella innamorata, coi capelli sciolti e un leggerissimo tutù, grazie alla quale entrerà a far parte della storia del balletto.

I suoi movimenti aggraziati, il suo stile perfetto e la sua grande passione, la portarono a dirigere importanti corpi di ballo, come quello dell’Arena di Verona; il corpo di ballo del Teatro San Carlo di Napoli; e del Teatro dell’Opera di Roma. La sua bravura e la sua notorietà le fecero guadagnare gli apprezzamenti di illustri personaggi, tra cui Charlie Chaplin che, dopo aver visto un suo spettacolo le confessò, con le lacrime agli occhi: “You are wonderful”. Non solo. Anche il poeta Eugenio Montale rimase folgorato dalla grazia e dalla bravura della Fracci. Difatti, a lei dedicò la poesia “La danzatrice stanca”.
Ma la sua popolarità non si è limitata solamente ai successi ottenuti grazie alla danza.
La Fracci, difatti, era da sempre stata un’ambientalista convinta, membro fedele Altritalia Ambiente. Recentemente ebbe l’onore di essere nominata Ambasciatrice di Buona Volontà dalla FAO ed ambasciatrice dell’EXPO del 2015.

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